Carrissimi, se avete tempo leggete le "parole" di Fratini
Buona giornata.
Gemma
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Roma - L'Africa "è una opportunità e non un problema": lo ha detto il ministro degli Esteri Franco Frattini, riferendo dell'incontro con la presidenza del Sinodo dei vescovi per l'Africa. Il titolare della Farnesina ha esortato a "invertire la logica" della cooperazione e degli aiuti, mettendo "al centro la perona", in modo che "gli aiuti arrivino ai destinatari reali". "Non è più possibile che 70 euro su 100 destinati all'Africa si perdano in corruzione e burocrazia" ha continuato Frattini, ricordando la proposta di una contabilità "trasparente" lanciata dall'Italia al G8 dell'Aquila. Il problema dell'accesso alle risorse alimentari, più volte richiamato anche dal Papa, è entrato nell'agenda del colloquio (anche il direttore della Fao, Jacques Diouf, ha preso la parola al Sinodo).
Per il ministro è fondamentale "lottare contro le speculazioni sui prezzi dei prodotti alimentari", perché "se oscilla il prezzo del petrolio ci vanno di mezzo le imprese, ma se oscilla il prezzo del grano o del riso per le speculazioni ci vanno di mezzo i poveri". Si è poi parlato delle principali crisi regionali. Al Sinodo hanno ricevuto particolare attenzione il Congo e il Sudan, e c'è stato un appello per la pace nella regione dei Grandi Laghi.
Frattini ha sottolineato l'impegno italiano in particolare Somalia e in Darfur, ma anche il contrasto al traffico delle armi, che – avrebbe detto uno dei cardinali presenti all'incontro – "non mancano mai". In ogni caso - ha concluso Frattini -, l'Africa è "un'opportunità e non un problema" e la partnership tra donatori e riceventi gli aiuti deve essere tra "partner eguali" e "anzitutto politica, non solo economica". (ban)
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