Thursday, 26 November 2009

Africani in piazza, tensione nel paese del «White Christmas»

Africani in piazza, tensione
nel paese del «White Christmas»

Dopo l’aggressione a una coppia nella vicina Rovato: «Noi tutti regolari». Il sindaco leghista: «Non vivono qui»


La manifestazione a Coccaglio
La manifestazione a Coccaglio
COCCAGLIO (Brescia) — Una protesta in piazza. Nel pae­se diventato simbolo di esclu­sione. Marocchini, senegalesi e tunisini nel comune dell’opera­zione «White Christmas», il «Natale bianco» per allontana­re i clandestini. Sono un centi­naio, agitano manifestini e scandiscono slogan. Alta tensio­ne davanti al municipio, c’è un grosso presidio di polizia. Vo­gliono prendere le distanze dal magrebino che nella notte tra venerdì e sabato ha aggredito due fidanzati a Rovato, dieci chilometri più in là. La donna è stata investita con l’auto e vio­lentata per ore. All’uscita dalla caserma di polizia l’aggressore (accusato di stupro, sequestro di persona e tentato omicidio) ha rischiato il linciaggio.

«Non incontrerai mai due volti identici. Ciascun volto è simbolo della vita. E tutta la vi­ta merita rispetto. È trattando gli altri con dignità che si gua­dagna il rispetto per sé». Mauri­ce, 32 anni, laurea in ingegne­ria e un lavoro da bracciante nelle vigne della Franciacorta, cita Tahar Ben Jalloun, scrittore marocchino impegnato contro il razzismo, e poi torna a mi­schiarsi alla folla. La piazza è quella più in vista della zona, quella del sindaco Franco Cla­retti, leghista, che «caccia gli ir­regolari ». A Rovato invece go­verna il centrosinistra guidato dal sindaco Andrea Cottinelli. La violenza sabato ha fatto esplodere la rabbia degli italia­ni contro chi «non rispetta le re­gole del paese che li ospita». E ieri gli uomini dello United co­lors of Christmas — così si so­no voluti ribattezzare — hanno gridato il loro no al «linciaggio generalizzato». Nel triangolo tra Rovato, Coccaglio ed Erbu­sco (30 mila abitanti in tutto) ci sono oltre seimila stranieri di al­meno 40 etnie diverse: sbarca­no il lunario tra vigne e aziende della Franciacorta come mano­vali, braccianti, operai.

«Siamo tutti regolari» hanno urlato in­crociando lo sguardo del sinda­co Claretti, mentre i carabinieri facevano da filtro. «Ma in piaz­za non c’erano certo gli immi­grati del nostro paese — ha det­to il primo cittadino di Cocca­glio. — Sono arrivati da Rovato e Cazzago, dove criminalità e clandestini esistono eccome, fa­rebbero meglio a manifestare là. Coccaglio è un’oasi felice as­sediata dagli irregolari». Come dire che dove governa il centro­destra si può «dormire sonni tranquilli», mentre dieci chilo­metri più a nord, dove ad ammi­nistrare è il centrosinistra, vivo­no «stupratori e i delinquenti». Francesco Corbetta, assessore alla Sicurezza di Rovato, rispedi­sce le accuse al mittente: «Faci­le strumentalizzare quello che è successo. La realtà è ben diver­sa e riguarda principalmente la gestione degli stranieri». Da Ro­vato, in altre parole, puntano il dito sulla Bossi-Fini e ricorda­no che «alla faccia della legge» Ben Karim Cherkaoui, il maroc­chino accusato dell’aggressio­ne dell’altra notte, era libero malgrado una denuncia per possesso di droga del 2007 e precedenti per spaccio.
Giuseppe Spatola
23 novembre 2009
http://www.corriere.it/cronache/09_novembre_23/giuseppe_spatola_africani_in_piazza_tensione_nel_paese_del_white_christmas_3043622a-d7fc-11de-a7cd-00144f02aabc.shtml