Monday, 15 July 2013

Un' altro 'cattivo'

Si toglie le infradito e rincorre scippatore. Un migrante eroe sul Viale della Stazione
Restituita la borsa alla vecchietta scippata

Quando ha visto che la vecchietta era stata scippata della sua borsa, non ci ha pensato un momento. Si è sfilato le infradito dai piedi e si è messo alla caccia del ladro. Lo ha rincorso lungo il viale della Stazione, scansando panchine e passanti. Una volta raggiunto il ladruncolo, ha recuperato la borsa e  permesso alle forze dell'ordine di arrestare il malvivente. Protagonista di questo episodio che mette in risalto un grande senso civico, un giovane ragazzo africano, che trovandosi a passare lungo il Viale della Stazione di Foggia ha notato tutta la scena.

AL POSTO GIUSTO Coraggio e velocità, poi, hanno fatto il resto e così il migrante ha potuto restituire borsa e refurtiva alla legittima proprietaria. Un evento di cronaca nera finito a lieto fine e capitato proprio nella strada in cui negli ultimi anni non sempre sono facili i rapporti di convivenza tra commercianti e residenti italiani, ed immigrati. Ma questa volta, la fortuna ha voluto che quel ragazzo si trovasse a passare al posto giusto nel momento giusto.

Grazie per la foto a S.D.

http://www.foggiacittaaperta.it/news/si-toglie-le-infradito-e-rincorre-scippatore-un-migrante-eroe-sul-viale-della-stazione.asp

CALDEROLI & CO...Insulti...Insulti e insulti !!!!!!!

Calderoli: "Kyenge? Sembra un orango"
Letta: "Inaccettabile". Colle indignato

Fonti Quirinale: "Napolitano colpito da gravi episodi". Condanna del premier Consiglio. Il vicepresidente del Senato del Carroccio: "Solo una battuta simpatica, ho telefonato per scusarmi". Il ministro dell'Integrazione: "Provo rammarico, l'offesa è per l'Italia". Maroni: "Ha sbagliato, ma ha chiesto scusa". Salvini: "Parole fuori posto, ma lei è pericolosa". Speroni (Lega): "È paffutella,  sembra l'omino Michelin"
ROMA - È polemica sulle dichiarazioni shock del leghista Roberto Calderoli che, alla festa del suo partito a Treviglio, ha detto riferendosi al ministro Cecile Kyenge: "Quando la vedo non posso non pensare a un orango". Parole infelici che non sono piaciute nemmeno agli altri esponenti del Carroccio e hanno scatenato una bufera: Letta è furioso, il Pd chiede le dimissioni del senatore da vicepresidente del Senato, lui si giustifica riducendo l'accaduto a una "battuta simpatica" e il ministro dell'Integrazione, vittima dell'attacco, esprime rammarico: "Le parole di Calderoli non le prendo come un'offesa personale, ma mi rattristano per l'immagine che diamo dell'Italia. Credo che tutte le forze politiche debbano riflettere sull'uso che fanno della comunicazione". E Maroni interviene solo in serata: "Ha sbagliato, ma si è scusato".

Telefonata di scuse. In serata il ministro Calderoli ha detto di essersi scusato personalmente con Kyenge: ''Ho parlato poco fa al telefono col ministro Kyenge e mi sono scusato. Ci siamo chiariti - ha aggiunto l'esponente leghista - e ci siamo dati appuntamento in Parlamento per un confronto franco e leale''. Poco dopo ha parlato anche il ministro: "Sì, il sen. Calderoli mi ha telefonato ed io ho accettato le scuse. Ma il nodo istituzionale resta: ciascuno deve tener presente sempre la carica che riveste". Caso chiuso? "Il caso non è mai esistito a livello personale - ha risposto Kyenge -, resta aperto a livello istituzionale". 

Colle indignato. Ma una telefonata forse non basterà a spegnere le polemiche e fonti del Quirinale hanno fattoo sapere che anche il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, è "colpito ed indignato" per alcuni "gravi episodi" accaduti in questi questi giorni, dalla vicenda delle minacce a Mara Carfagnaall'incendio del liceo Socrate di Roma, fino agli insulti odierni al ministro Kyenge,  "che dimostrano tendenza all'imbarbarimento delle vita civile e affronterà il tema nell'incontro con la stampa del 18 luglio".

Letta furioso. A condannare senza appello la frase razzista è il presidente del Consiglio Enrico Letta: "Inaccettabili oltre ogni limite le parole di Calderoli - scrive il premier su Twitter - avanti Cecile col tuo lavoro! Siamo con te". 

Le giustificazioni di Calderoli.
 Per tutto il giorno Calderoli si difende: "È stata solo una battuta simpatica", spiega in un'intervista a Radio Capital. "Ho parlato in un comizio - tenta di giustificarsi - la mia battuta si è inserita in un ben più articolato e politico intervento di critica al ministro e alla sua politica". Ma persiste nella linea xenofoba: "Avevo appena detto che sarebbe un'ottima ministra... in Congo. Va benissimo come ministro ma a casa propria". Quanto all'ipotesi di dimissioni taglia corto: "Stiamo scherzando? Non ci penso proprio". In serata ha aggiunto al Tg1: ''Sono disponibile al confronto, ma sono pronto a dare battaglia in tutte le sedi riguardo alle sue posizioni che considero sbagliate sull'immigrazione''.
http://www.repubblica.it/politica/2013/07/14/news/vedo_il_ministro_kyenge_e_penso_a_un_orango_e_polemica_per_la_frase_del_leghista_calderoli-62945682/?ref=fbpr